Mimì in Cocotte

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C'est Mimì

LA CUCINA È SEMPRE COMMISTIONE DI INGREDIENTI, RICORDI E PAROLE

D’inverno mamma preparava la torta di mele.
La ricordo lamentarsi per la temperatura del burro che, mentre impastava, le congelava le mani.
- Per fortuna non devi lavorare molto l’impasto, altrimenti si scalda e non riesce bene - ripeteva ogni volta.
Utilizzava la tortiera che le aveva regalato papà, anche se era leggermente sbeccata, sembrava non riuscisse a garantire lo stesso eccellente risultato senza. Era abituata così.
Formava due dischi di pasta, stendeva il primo sul fondo della tortiera, lo faceva aderire picchiettandolo con i polpastrelli e tagliava dai bordi l’eccesso con un coltello affilato.
- Oh no, imburrare la tortiera non serve, c’è già tanto burro in questo impasto da farti scoppiare il cuore -.
Poi tagliava le mele a fettine tutte uguali, lentamente. Quando mamma cucinava non andava mai di fretta. Versava le mele nella base dell’impasto, leggermente bucherellata, insieme a qualche altro tocchetto di burro, zucchero e ad una generosa quantità di cannella in polvere.
Stendeva l'altro disco di pasta con meticolosa cura, creava dei piccoli fori sulla superficie con il coltello, spennellava con un poco d'uovo sbattuto, poi, vi faceva cadere sopra una pioggia di zucchero di canna. Gli avanzi di brisée diventavano decorazioni che mamma creava con abilità.
Le sue mani diventavano un po' più frettolose nel plasmare quelle forme complesse, indugiavano qualche secondo prima di cominciare e si fermavano solo a lavoro finito.
Il risultato era delizioso: grappoli d'uva, foglie d'acero, piccoli frutti che venivano graziosamente attaccati alla torta con strategica sapienza.
Il profumo di burro e cannella avvolgeva la casa per giorni, lo sentivo anche sul mio cuscino prima di andare a dormire, quello era l’odore di mia madre.

Mimì